Mi chiamo Carlo Gigante, ho 75 anni e da oltre 50 esercito il mestiere di artigiano arrotino.

Carlo GiganteLa mia famiglia opera nel settore dal 1930, anche se “solo” da 55 anni in Italia, e pertanto mi sono sempre occupato di coltelli che ho potuto conoscere a fondo dovendoli affilare, riparare, riqualificare.
Dieci anni fa avvenne la svolta, con un occhio oltreoceano sul modello dei coltelli realizzati dai coltellinai Americani, cominciai a produrne di miei.

L’ obiettivo era l’eleganza, la maneggevolezza, il senso di sicurezza provato nell’impugnare manici realizzati con estrema cura. E’ proprio qui che nasce la differenza che esiste fra un coltello prodotto in serie (pur accurato nella realizzazione della lama, con manici dalla linea molto bella e guardie perfette) anonimo, uguale a mille altri e l’unicità del lavoro artigianale, splendido nella linearità della lama, realizzato con cura maniacale in ogni dettaglio. Ed e’ anche da questo amore per i particolari, dalla volontà’ di creare oggetti unici che nasce la ricerca, l’ approfondimento e la conoscenza della produzione di altri artigiani nel mondo, lo studio della qualità degli acciai utilizzati e dei materiali per tutti i componenti del coltello.

I miei primi coltelli li realizzai con l’acciaio recuperato dalle vecchie lame da taglio.
Il primo lavoro in assoluto fu “Misericordia”, un pugnale molto lungo e sottile a doppio taglio, realizzato con l’acciaio recuperato da un acciaino da macellaio, finito con guardia in ottone così come i pomoli e il manico in noce. La memoria, forse bugiarda, mi dice che era un lavoro bellissimo e il fatto che un collezionista si offrì per comperarla mi riempì d’orgoglio. Poi molti altri coltelli, molte arrabbiature e  molte gratificazioni, il non accontentarsi mai e la ricerca del miglioramento.

Utilizzo quelli che per me sono i materiali migliori:

•Per la guardia utilizzo l’inossidabile 416, splendido per il colore molto vicino a quello dell’argento
•Per i manici la scelta varia tra corno di cervo, corno di montone, corni comuni, avorio fossile, madreperla e legni esotici.
•Per le lame preferisco l’acciaio ATS34 per la resistenza del taglio all’usura e l’altissima resistenza alla corrosione; la tempera di queste lame è personalizzata attraverso il mio forno personale.

Ogni tanto un architetto collabora con me per lo studio della linea delle lame e del design del coltello nel suo insieme, definendo le basi su cui sviluppare il prodotto in modo da poter garantire un oggetto sempre originale e valido sotto tutti gli aspetti. Il risultato di questo impegno unito all’ esperienza di una vita e’ concentrato in ogni coltello, in ogni pezzo unico che esce dal mio laboratorio, un coltello che e’ l’ espressione di una passione che da anni e’ il motivo trainante del mio lavoro.

INVIA